Concorso fotografico
DONNE IN LIBERTÀ
Tema “La voce delle donne”
La quarta edizione del concorso è arrivata alla sua fase finale durante l’entrata in vigore delle restrizioni per il contenimento del Covid19 e questo ci ha impedito di procedere come negli anni passati, quando, attorno all’8 marzo, organizzavamo la premiazione e la mostra.
Allineandoci ai grandi esempi museali desideriamo una cultura resistente e diffusa, anche se attraverso lo schermo di un telefono o di un computer. Per questo motivo, la scelta di realizzare una esposizione virtuale qui, con le fotografie ammesse, il podio e un sunto delle motivazioni espresse dalla Commissione giudicatrice per la scelta.
Ci auguriamo di poter realizzare al più presto la tradizionale esposizione dal vivo, che permetterà di ammirare le immagini in tutta la loro bellezza, che qui non può essere pienamente resa.
Nel frattempo, ringraziamo tutte le persone che hanno voluto inviare la loro opera, facendosi ispirare dal tema scelto, La voce delle donne, che ci hanno permesso di offrire un panorama di sguardi su un tema così importante.
Le fotografie ammesse sono state 18 (in ordine alfabetico per autrice/autore):
Presentazione mostra Giulio Romano di Bertolini Paolo, Rivalta sul Mincio (MN)
Il sole nello sguardo di Bulgarelli Federica, Pegognaga (MN)
Le donne del mondo hanno una sola voce di Corniani Massimo, Massa (MS)
Le note dell’amore di Cuzzocrea Sara, Saint Pierre (AO)
La bellezza allo specchio di Venere di D’Aietti Cecilia Donatella, Pantelleria (TP)
The Independent di Favaretto Marco, Monselice (PD)
Sul filo dell’indifferenza di Gottardo Gianluca, Celle Ligure (SV)
Donna alla ricerca dell’uguaglianza di Ioan Sergio, Palmanova (UD)
Voce in soccorso di Lozzini Delia, San Lazzaro di Savena (BO)
Il canto della regina di Magnone Giuseppe, Veroli (FR)
Non mi toccare!! di Menna Alberto, Genova (GE)
Un sorso di parole di Moretti Massimo, Pegognaga (MN)
Voce oltre la maschera di Roso Nico, Savona (SV)
Le parole non dette di Sabatini Roberto, Ravenna (RA)
…zitti parla… di Sommi Cesare, Pegognaga (MN)
Rachele Bertelli recita L’amante di Harold Pinter di Truzzi Nunzio, Pegognaga (MN)
Senza barriere di Vicini Werther, Cesena (FC)
Ognuna può essere una piccola Nilde di Vincenzi Denise, Pegognaga (MN)
A queste si unisce all’esposizione virtuale Incanto a palazzo – echi, stanze, memoria di Irene Braglia Orlandini, Pegognaga (MN), come fuori concorso
Terzo posto
Le parole non dette, di Roberto Sabatini: una donna seduta ai piedi del letto, dopo aver tolto abito e scarpe, in accappatoio, scrive al cellulare. Fa pensare a quando ci si leva di dosso la giornata, o la serata, con le loro ‘maschere’ – che a volte costringono ad essere diverse, altre volte aiutano ad esprimersi al meglio – e ci si ritrova sole con se stesse, ma ancora con qualcosa da dire. Tolti tutti i filtri, rimane quello del telefono, col quale siamo sempre più connesse e connessi: a volte la voce, le parole, i pensieri riescono meglio attraverso lo schermo, perché dà il tempo di pensare, ci permette di relazionarci anche quando siamo sole nella nostra intimità. Le parole non dette sembrano essere quelle che solo senza trucco e acconciatura, senza abiti eleganti, senza scarpe col tacco, quando la donna è sola, raccolta sul suo corpo, riescono finalmente ad uscire.
Le parole non dette, di Roberto Sabatini, vince una cornice digitale
Secondo posto
Voce in soccorso, di Delia Lozzini: la voce dello scambio e del mutuo aiuto tra generazioni. Una nonna e una nipote siedono vicine: la più piccola sembra portare il suo aiuto con una lettura ad alta voce, ma al contempo anche la donna anziana pare assistere la bambina sillabando con un sussurro. L’abbraccio è dolce e leggero, entrambe sono sullo stesso piano, l’una per l’altra, l’esperienza e la freschezza, il passato e il futuro si fondono in un presente di voci che si raccontano.
Voce in soccorso, di Delia Lozzini, vince una Memoria esterna USB da 2 Tb
Primo posto
The Independent, di Marco Favaretto: immagine carica di significati, fortemente attinente al tema della presente edizione e tecnicamente ottimamente eseguita. Una donna completamente velata, con il burqa, apparentemente senza voce è in grado invece di esprimere se stessa, con la lettura di un quotidiano internazionale, dal titolo decisamente evocativo, e con lo stesso sguardo che, intensissimo, guarda l’obbiettivo. Tra la macchina fotografica e il primo piano del soggetto ci sono delle sbarre, sfocate, possono essere quelle a protezione di una vetrina di un bar o di un negozio, ma rimandano evidentemente anche all’idea di una prigione. Una donna tra costrizione e libertà, tra silenzio e voce; una donna che può essere indipendente e libera di esprimersi aldilà di ogni tradizione e di ogni pregiudizio, la sua forza mette in secondo piano ogni barriera. La voce di questa immagine è diretta, parla tutte le lingue e invita a plurime letture chi la guarda.
The Independent, di Marco Favaretto, vince un Proiettore portatile con connessione bluetooth per smartphone