Donne in libertà

Concorso fotografico 6a edizione: "La resistenza, dall’Afghanistan alla nostra quotidianità” - FOTO PRESENTATE E OPERE PREMIATE
Donne in libertà

Concorso fotografico 6a edizione

DONNE IN LIBERTÀ
SULLA PELLE DELLE DONNE

“La resistenza, dall’Afghanistan alla nostra quotidianità”
FOTO PRESENTATE E OPERE PREMIATE


Opere ammesse

Le fotografie ammesse sono state 17:

Senza pioggia non nascono fiori di Vincenzi Denise, Pegognaga (MN)
Libertà di Stegaru Ruxanda, Lodi vecchio (LO)
Mappamondo di Spina Antonella, Roma
Professione casalinga di Sommi Cesare, Pegognaga (MN)
Muro delle bambole di Genova di Sassi Paola, Pegognaga (MN)
Faraway so close di Pedone Michele, Torre del greco (NA)
Lontano ma vicino: occhi stanchi guardano parole e immagini che la cultura può afferrare di Moretti Massimo, Pegognaga
Graffi (sono una ragazza, una donna come tante. Mi costringo in un angolo, sperando di diventare invisibile. Mi stringo in un abbraccio che graffia, perché questo dolore che provo sulla mia pelle è niente in confronto allo squarcio che ho dentro, che mi dilania l’anima) di Manente Chiara, Fossalta di Piave (VE)
L’amore per le donne è come un fiore di Lenatti Claudio, Sondrio (SO)
Non sono di colore, sono policromatica di Kaur Harpreet, Quistello (MN)
Donna senza di Grisanti Federico, Suzzara (MN)
Sentire di Fontanesi Cristina, San Giorgio Bigarello (MN)
Il silenzio è complice di Ferrara Francesca, Sassuolo (MO)
Sulla pelle delle donne di Favaretto Marco, Monselice (PD)
Avvolgente abbraccio di Crestani Elisa, Torreglia (PD)
Il vissuto sulla pelle (95 anni di fatiche) di Caleffi Emanuele, Luzzara (RE)
La pandemia sulla pelle dei nostri anziani di Acerbi Beniamino, Pegognaga (MN)


Vincenzi

Senza pioggia non nascono fiori di Vincenzi Denise, Pegognaga (MN)

Libertà

Libertà di Stegaru Ruxanda, Lodi vecchio (LO)

Mappamondo

Mappamondo di Spina Antonella, Roma

Professione casalinga

Professione casalinga di Sommi Cesare, Pegognaga (MN)

Muro delle bambole

Muro delle bambole di Genova di Sassi Paola, Pegognaga (MN)

Faraway so close

Faraway so close di Pedone Michele, Torre del greco (NA)

Lontano ma vicino

Lontano ma vicino: occhi stanchi guardano parole e immagini che la cultura può afferrare di Moretti Massimo, Pegognaga

Graffi

Graffi di Manente Chiara, Fossalta di Piave (VE)

L'amore per le donne

L’amore per le donne è come un fiore di Lenatti Claudio, Sondrio (SO)

Non sono di colore

Non sono di colore, sono policromatica di Kaur Harpreet, Quistello (MN)

Donna senza

Donna senza di Grisanti Federico, Suzzara (MN)

Sentire

Sentire di Fontanesi Cristina, San Giorgio Bigarello (MN)

Il silenzio è complice

Il silenzio è complice di Ferrara Francesca, Sassuolo (MO)

Sulla pelle delle donne

Sulla pelle delle donne di Favaretto Marco, Monselice (PD)

Avvolgente abbraccio

Avvolgente abbraccio di Crestani Elisa, Torreglia (PD)

Il vissuto sulla pelle

Il vissuto sulla pelle (95 anni di fatiche) di Caleffi Emanuele, Luzzara (RE)

La pandemia sulla pelle

La pandemia sulla pelle dei nostri anziani di Acerbi Beniamino, Pegognaga (MN)


Terzo posto

La pandemia sulla pelle dei nostri anziani di Beniamino Acerbi
Sulle persone anziane la pandemia ancora in corso rappresenta un’ulteriore difficoltà, che si aggiunge a quelle che l’età porta con sé. In questa immagine a colori, un dettaglio tecnicamente ben fatto, una mano segnata dal tempo è appoggiata alla manopola di un deambulatore, su cui è appesa una mascherina: la fatica dei movimenti è aggravata dall’utilizzo di un dispositivo che protegge, sì, ma che può anche creare difficoltà, ad esempio con la comunicazione. L’espressione scelta per il titolo fa inoltre pensare al prezzo pagato da queste persone, sia a quelle morte anzitempo, sia alle tante isolate molto a lungo dagli affetti, in una condizione di estrema sofferenza.

La pandemia sulla pelle

La pandemia sulla pelle dei nostri anziani, di Beniamino Acerbi, vince un ring light portatile


Secondo posto

Avvolgente abbraccio di Elisa Crestani
Una mamma abbraccia il suo bambino, pelle contro pelle, per nove mesi uno nell’altra, poi quel contatto, che avviene senza soluzione di continuità, prima ancora di tagliare il cordone ombelicale. È il gesto più istintivo, che ogni donna e ogni uomo fa per accogliere. Quella donna potrebbe anche non essere la madre di quel bambino: gli orribili eventi di questi giorni, la guerra, fanno pensare – semplicemente – ad una umana che prende tra le braccia un piccolo, nudo, come se lo avesse trovato solo, lungo il suo cammino, e lo stringe a sé, acquietandolo, per portarlo al riparo. L’immagine è un bianco e nero molto ben eseguito.

Avvolgente abbraccio

Avvolgente abbraccio, di Elisa Crestani, vince un kit di illuminazione fotografica portatile


Primo posto

Il vissuto sulla pelle (95 anni di fatiche) di Emanuele Caleffi
Splendido ritratto. La pelle segnata – del volto, del braccio, della mano – racconta un vissuto subito percepibile: una donna dall’età avanzata, che ha provato e visto tanto. Quelle linee sembrano i segni della gioia e all’amore, della fatica, probabilmente anche della guerra o di altri giorni di sofferenza e di resistenza. Lo sguardo è dolce e arreso, un poco stanco, rivolto altrove, forse nella dimensione dei ricordi, forse nella prossimità della fine di quella lunga strada. Nel guardare questa donna, ogni persona può vedere la propria nonna o madre, con tutto il portato di emozioni che questo risveglia. La fotografia ha colto il tema proposto dal bando, che trasmette con facilità. Tecnicamente è un ritratto a colori ottimamente eseguito: dalla posa, ai colori, alla luce.

Il vissuto sulla pelle

Il vissuto sulla pelle (95 anni di fatiche), di Emanuele Caleffi, vince un mini drone


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