Settanta acrilico, trenta lana
Titolo: Settanta acrilico, trenta lana
Autore: VIOLA DI GRADO
Editore: Edizioni E/O | Anno: 2011
Letto da: Riccarda
Tagliavo furiosamente finché si poteva tagliare, fino a rendere ogni maglia un cumulo di ceneri.
Mia madre comparve bevendo dal cartone del latte, la polaroid al collo, aveva le unghie sporche, pietroline verdi le segnavano le punte interne degli occhi. Mamma strangolami, cazzo lo sapevo che volevi farlo, fallo ora, uccidimi,hai scelto il momento giusto.
Strizzai gli occhi, strinsi i pugni. Sentii i suoi polsi freddi sulle mie spalle. Poi gli avambracci. Lo slancio furioso delle braccia che si allungavano oltre il mio collo…..chiuse le braccia intorno al mio corpo che tremava. La abbracciai anch’io più forte che potevo, anche se non riuscivo a non tremare. Le piansi addosso, col naso che colava…
Mia madre comparve bevendo dal cartone del latte, la polaroid al collo, aveva le unghie sporche, pietroline verdi le segnavano le punte interne degli occhi. Mamma strangolami, cazzo lo sapevo che volevi farlo, fallo ora, uccidimi,hai scelto il momento giusto.
Strizzai gli occhi, strinsi i pugni. Sentii i suoi polsi freddi sulle mie spalle. Poi gli avambracci. Lo slancio furioso delle braccia che si allungavano oltre il mio collo…..chiuse le braccia intorno al mio corpo che tremava. La abbracciai anch’io più forte che potevo, anche se non riuscivo a non tremare. Le piansi addosso, col naso che colava…
Giudizio:
Una scrittura cruda e lucida. Un rapporto con la madre tenero ma allo stesso tempo di dipendenza.
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